ETICA APPLICATA ALLA ROBOTICA |
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R O B O E T I C A |
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VERSO UNA NUOVA SOLITUDINE? Una domanda che dovremmo finalmente porci è perché nella fantasia sia individuale che collettiva si percepisca questa forte tensione a realizzare dei robot simili agli esseri umani o agli animali. Forse una risposta può essere che sempre nel relazionarci con gli altri temiamo da parte loro la non accettazione e l’abbandono, mentre un robot si lega, nella nostra mente, al concetto di obbedienza e conseguentemente ci rassicura sul fatto che non può rifiutarci qualunque cosa facciamo. In qualche modo, quindi, il bisogno di relazionarci con un robot antropomorfico potrebbe essere una risposta “impropria” al nostro bisogno di relazione, accettazione e riconoscimento da parte delle altre persone e forse prelude a nuovi vissuti relazionali soggettivi ed a nuove solitudini oggettive.
LA NECESSITA’ DI UNA RIFLESSIONE AUTENTICAMENTE LIBERA La strada che si apre dinnanzi alla robotica è soltanto all’inizio e non è possibile per noi vederne tutta la lunghezza tanto che, rispetto alla storia, ci da l’idea più di una semiretta che di un segmento. Noi non sappiamo cosa ci riserverà di fatto in questo campo il futuro né quanto la nostra vita sarà trasformata dalle applicazioni tecnologiche della robotica, ma è realistico essere ragionevolmente certi che ciò avverrà. Altri aspetti tecnologici del resto oggi consentono e favoriscono la diffusione delle idee e di pensieri che da individuali si fanno sempre più frutto di una riflessione collettiva. E’ certamente giunto da tempo il momento che l’umanità si interroghi nuovamente sui luoghi sociali delle scelte e sui soggetti abilitati a compierli, ma soprattutto sulle ideologie striscianti come il riduttivo utilitarismo o il miope e angusto economicismo, che influenzano la formazione delle idee in maniera subdola formando spesso una cornice culturalmente obbligante nel cui interno vengono ricercate le soluzioni e le indicazioni come se nulla esistesse al di fuori di questi gioghi del pensiero. L’importanza della robotica e le sue ripercussioni sul futuro dell’intera umanità, quindi, richiedono innanzitutto che la riflessione vada orientata in maniera libera da condizionamenti storicamente contingenti facendo appello all’intelligenza più profonda ed autentica dell’uomo ed avendo dinnanzi la Persona come metro universale per le difficili scelte che ci attendono.
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CONCLUSIONI |
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